Papi crociere
Labels: berlusconi, papi, terremoto
“Everything's got a moral, if only you can find it”
«Tutto ha una morale, se solo riesci a trovarla».
(da "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carroll)
Labels: berlusconi, papi, terremoto
È dell’altro giorno la notizia in base alla quale «i debiti della Germania esploderanno come una granata entro due mesi se non si fa qualcosa». A dirlo non è stato un menagramo qualsiasi ma Jochen Sanio, presidente della BaFin, l’ente che regola (si fa per dire) il mercato finanziario tedesco.
Stando a Sanio, se le banche non sfrutteranno in tempi brevissimi i vantaggi dello - scandaloso, ma l’antitrust europeo se non ha a che fare con qualche multinazionale americana dorme sonni profondissimi - schema di protezione offerto dallo Stato, i titoli tossici che hanno in pancia deflagreranno in modo «brutale» e porteranno con sé una serie devastante di downgrading da parte delle agenzie di rating internazionali. Anche perché le “sane” banche tedesche hanno nascosti nei bilanci qualcosa come 200 miliardi di euro di titoli tossici.
«Siamo pressoché certi del fatto che se le banche non cercheranno la protezione statale entro due mesi subiranno la peggiore recessione nei loro portafogli di credito di sempre», ha ricordato Sanio parlando alla conferenza annuale della BaFin la scorsa settimana. E un memo riservato circolato proprio a quella riunione parlava di potenziali e ulteriori perdite per 816 miliardi di euro, due volte le riserve dell’intero settore finanziario tedesco: solo Hypo Re può “contare” su 268 miliardi di “immondizia” da scaricare, seguita da Hsh Nordbank con 105 e Commerzbank con 101 miliardi.
Non male, soprattutto se inseriamo questo dato inquietante all’interno dell’intero quadro europeo: il Fondo Monetario Internazionale ha stimato infatti che le istituzioni finanziarie Ue hanno scaricato solo il 20% dei 900 miliardi di debiti tossici che hanno in pancia e devono ottenere almeno 375 miliardi di capitale fresco rispetto ai 275 delle banche Usa. Il problema è che a settembre in Germania si vota e né le banche né tantomeno la politica sembrano aver voglia di dover affrontare la questione ora: si nasconde l’immondizia sotto il tappeto, insomma, facendosi scudo con lo schema per le bad banks del governo che consente alle banche di spalmare le perdite su vent’anni (20!) attraverso un veicolo finanziario off-balance sheet.
Insomma, la stessa politica suicida delle “zombie banks” della crisi giapponese. Se i tedeschi ammazzassero solo loro stessi con queste scelte, il problema non si porrebbe: ma l’esplosione di quella “granata” evocata da Jochen Sanio trascinerà in un effetto domino l’intero comparto bancario europeo. Italia e Austria in testa. Chissà se ora lo Spiegel dedicherà al proprio paese una bella copertina con un piatto di wurstel e crauti sormontato da qualche chilo di derivati di varia natura…
Preparatevi cari connazionali e contribuenti, dopo aver pagato la cassa integrazione alla Fiat per una cinquantina d’anni vi toccherà pagare anche le magagne made in Germany. Se la Cancelliera cede, qualcosina in cambio chiederà al Lingotto…
Labels: banche, crisi economica, crisi finanziaria, europa, Germania
Labels: paul krugman, ripresa economica, scorte di magazzino
Though the market is reaching its lowest point, many corporate owner-occupiers are motivated by the advantages of additional liquidity.
Fra non molto comincerà ad arrivare qualche dato macro con segno positivo. Non sarà sui consumi e non sarà su investimenti e occupazione. Sarà invece sulla produzione. Immaginate di avere un'azienda che produce e vende 10 canne da pesca al mese e ne tiene sempre 5 di scorta nel caso eccezionalmente la domanda si impenni. All'improvviso, mettiamo nell'ottobre scorso, la domanda passa da 10 a 5. Voi, che avete i riflessi pronti, riducete immediatamente la produzione da 10 a 4 e la quinta canna la prendete dal magazzino. Al quinto mese, mettiamo in aprile, non avete più canne in magazzino. Al sesto mese, mettiamo in maggio, anche se il mercato continua a chiedere solo 5 canne voi ne dovete produrre 5, non 4. E' un bell'aumento del 20 per cento e ai mercati azionari suona come una conferma definitiva che la crisi è davvero già finita, altro che aspettare il terzo trimestre come dice Goldman Sachs o il quarto come dice Roubini.
Labels: banche, crisi economica, crisi finanziaria, scorte di magazzino
...il dato di aprile non presenta in realtà alcuna variazione positiva rispetto al dato comunicato il mese precedente, ma segnala una crescita del 2,9 per cento solo per il fatto che è stato pesantemente rivisto verso il basso proprio il dato relativo al mese precedente, un giochetto statistico che, a causa della frequenza, rende i dati volta per volta forniti dalle fonti private e pubbliche difficilmente affidabili prima della verifica fatta generalmente il mese successivo, mentre per la cruciale informazione relativa al prodotto interno lordo statunitense vengono fornite ben tre letture successive, con vistose variazioni tra la prima e la terza.
Labels: case esistenti, mercato immobiliare
Labels: berlusconi, costume, papi
Labels: berlusconi, Bondi, crisi economica, financial times
Labels: bolla immobiliare, Shiller
Labels: europa, L'Italia ne uscirà meglio degli altri paesi, OCSE
Domande che dovrebbero interessarci molto tutti quanti, ministri delle Finanze e Bce in testa ma che invece restano inevase. Fino a quando - e non sembra mancare molto - esploderà la bolla, destinata a innescare anche la crisi assicurativa: allora sì che le agenzie di rating avranno un bel da fare con i downgrading e i governi con i tentativi di tamponare la situazione.
Ma i soldi non ci sono e se anche ci sono portano con sé un devastante effetto collaterale, il default sul debito sovrano: controllate i cds dei vari Stati europei nelle prossime giornate, lasciate stare indici azionari e valute. La speculazione è ripartita in grande stile, si va sulla giostra con i petrolio e si scommette short sui cds: significa che i fondamentali stanno saltando o sono già saltati. Ma qui, nella sicura casa europea, tutto tace.
Non disturbate il manovratore, please! Almeno fino alle europee, poi ci sarà davvero da ridere nel vedere l'asse renano cercare di salvare le proprie banche e i neo-membri dell'Est cercare l'appoggio britannico per evitare di andare a gambe all'aria. Un esempio? Seguite l'andamento dei cds ungheresi, vi farete un'idea da soli.
Labels: crisi economica, crisi finanziaria, europa, intesa sanpaolo, Ungheria, unicredit, Unione Europea
Members also agreed that it would be appropriate to continue making purchases in accordance with the amounts that had previously been announced—that is, up to $1.25 trillion of agency MBS and up to $200 billion of agency debt by the end of this year, and up to $300 billion of Treasury securities by autumn. Some members noted that a further increase in the total amount of purchases might well be warranted at some point to spur a more rapid pace of recovery; all members concurred with waiting to see how the economy and financial conditions respond to the policy actions already in train before deciding whether to adjust the size or timing of asset purchases. The Committee reaffirmed the need to monitor carefully the size and composition of the Federal Reserve’s balance sheet in light of economic and financial developments.
Labels: crisi economica, crisi finanziaria, Fed
Labels: banche, crisi finanziaria, wall street journal
Ho fatto una certa fatica a comprendere il buono che c’era nelle notizie che tanto hanno ispirato gli operatori, ma credo che il fatto che importanti catene composte da negozi legati ai piccoli lavori che ognuno di noi può, se ne ha la voglia, fare a casa propria abbiano segnalato, nel primo trimestre, profitti inferiori di "solo" il 22 per cento rispetto a quelli relativi allo stesso periodo dell’anno precedente sia stato visto come un segnale di ripresa del settore immobiliare ed edilizio, quello che da poco meno di due anni segnala una situazione terrificante, un collegamento che è sembrato rafforzarsi con il picco toccato dalle aspettative dei costruttori, o almeno di quelli che non sono ancora falliti!
Total housing starts dropped 12.8% to a seasonally adjusted 458,000 annual rate compared to the prior month, the Commerce Department said Tuesday. Starts fell 8.5% in April to 525,000; originally, Commerce reported April starts down 10.8% to 510,000. Wall Street expected an increase in April construction.
Labels: borse, crisi economica, crisi finanziaria
Labels: banche, crisi finanziaria, GEAB, LEAP
Labels: crisi economica, L'Italia ne uscirà meglio degli altri paesi, Tremonti
Nel gennaio, febbraio e marzo del 1930 il mercato azionario mostrò una sostanziale ripresa. Poi in aprile perse lo slancio e in giugno si verificò un'altra estesa flessione. Dopo di che, salvo qualche eccezione, il mercato scese una settimana dopo l'altra, un mese dopo l'altro fino a tutto il giugno del 1932. Le posizioni su cui finalmente si fermò fecero sembrare memorabili per contrasto i peggiori livelli toccati durante il tracollo. Il 13 novembre 1929, si ricorderà, l'indice "New York Times" aveva chiuso a 224. L' 8 luglio 1932 esso segnò 58.
Labels: crisi economica, crisi finanziaria, europa, John K. Galbraith, Unione Europea
Labels: berlusconi, L'Italia ne uscirà meglio degli altri paesi, Pil
Labels: europa, stress test
Labels: Jacques Attali
"I ministri delle Finanze dell'Unione Europea hanno deciso di sottoporre le banche del vecchio continente a degli stress test sul modello di quelli condotti negli Stati Uniti. Lo riferisce una fonte Ue. I test saranno effettuati dalle autorità nazionali sulla base di linee guida e metodologie stabilite dalla Comitato dei Supervisori Bancari Europei. Se gli stress test a stelle e strisce stabilivano la capacità delle singole banche di affrontare un ulteriore peggioramento del quadro economico e calcolavano l'eventuale capitale aggiuntivo necessario, quelli europei non prevederanno valutazioni caso per caso. La fonte ha spiegato infatti che si tratterà di studi aggregati per valutare le capacità di resistenza del settore nel suo complesso."
Labels: banche, crisi finanziaria, europa, stress test, Trilussa
"Dimmi un po' ragassuòlo, mo' tu conosci un certo Mario che abita qua intorno?"
"Qui de Mario ce ne so' cento"
"Sì va bene, mo questo l'è uno che ruba..."
"Sempre cento so' "
Partivano assegni e tornava danaro contante. Tanto denaro: un miliardo e duecento milioni in banconote da 500 euro, soltanto tra il 2004 e il 2008. Un fiume di soldi con arrivo e traguardo sulla vetta del Monte Titano, in quel paradiso off shore autoctono che risponde al nome di San Marino. Un viaggio attraverso le linee d' ombra del sistema finanziario che ha consentito di ripulire denaro di dubbia provenienza.
Secondo le ricostruzioni dell' inchiesta, chi - per esempio - possedeva un' impresa e voleva pagare meno tasse non faceva altro che gonfiare i costi pagando fatture per lavori mai eseguiti, quindi false, a società intestatea prestanomi. A loro volta queste società, dopo aver incassato i soldi, emettevano assegni a persone spesso inesistenti o compiacenti che, dopo averli girati, restituivano gli assegni all' imprenditore che aveva pagato la fattura. Gli assegni venivano poi depositati alla Cassa di Risparmio di San Marino che li spediva all' Istituto centrale delle banche popolari per la "lavorazione". Qui l' importo diventava un credito a favore della Cassa di Risparmio presso il conto 4370/56 aperto nella sede di Forlì del Monte dei Paschi di Siena. Con un fax la Cassa di San Marino chiedeva al Monte dei Paschi di volta in volta il prelevamento di contanti dal proprio conto specificando il taglio di banconote. Cifre spesso rilevanti che la banca senese si procurava presso la Banca d' Italia di Forlì, dove esiste un conto gestione intestato a Mps. Incaricata del prelevamento era la ditta Battistolli che invece di portare i soldi alla filiale del Monte dei Paschi, li trasportava direttamente a San Marino, alla Cassa di Risparmio che nel frattempo aveva inviato un fax di richiesta per il ritiro di contante. Insomma, il principale istituto bancario di uno dei Paesi più criticati per le norme sulla trasparenza e sulla collaborazione contro il riciclaggio si forniva di denaro sonante per i suoi clienti dalla stessa Banca d' Italia, grazie alla schermatura fornita dal Monte dei Paschi.
Labels: monte paschi siena, San Marino
Il paradigma, lo stato generale, la mentalità generale è che la crisi terminerà presto, e si ricomincerà come prima, basta aspettare. In generale le persone, i dirigenti non capiscono che non torneremo mai al vecchio mondo, che andremo verso un mondo in cui consumeremo in modo diverso, in cui i consumatori saranno molto più intelligenti, in cui le persone vorranno pagare molto meno caro, che non vorranno spendere inutilmente i loro soldi ma essere molto più prudenti, avere molti più risparmi.
Prima avere una bella macchina era un segno di intelligenza, oggi avere una bella macchina diventa un segno di stupidità.
Labels: crisi economica, crisi finanziaria, Jacques Attali
Evviva! La crisi delle banche è finita! Festeggiamo! O.K., forse no....
....Qualcuno ricorda il caso di H. Rodgin Cohen, un eminente avvocato di New York che il Times ha descritto come una "eminenza grigia di Wall Street"? Ha fatto notizia per breve tempo nel mese di marzo, quando, è stato riportato, ha ritirato il suo nome dopo essere stato considerato come il primo candidato alla carica di vice segretario del Tesoro.
Ebbene, all'inizio di questa settimana, il signor Cohen ha detto pubblicamente che il futuro di Wall Street non sarà molto diverso dal suo recente passato, dichiarando: "Non sono del tutto convinto che ci fosse qualcosa di intrinsecamente sbagliato nel sistema." Ehi, vi sembra una piccola sciocchezza ad aver causato la peggiore recessione mondiale dopo la Grande Depressione? Pazienza.
Quelle parole sono agghiaccianti. Essi indicano che, mentre la Federal Reserve e Obama continuano ad insistere che sono impegnati in una più stretta regolamentazione della finanza e una maggiore vigilanza, gli insider di Wall Street stanno prendendo la moderazione della politica nei confronti delle banche come un segno che saranno presto in grado di tornare a giocare come prima.
Così, come ho già detto, mentre i banchieri possono trovare i risultati degli stress test "rassicuranti", tutti noi dovremmo avere molta, molta paura.
Labels: crisi finanziaria, paul krugman, stress test
Labels: crisi finanziaria, Fed, geithner, stress test
Mr. Alphin noted that the $34 billion figure is well below the $45 billion in capital that the government has already allocated to the bank, although he said the bank has plenty of options to raise the capital on its own…
Mr. Alphin said since the government figure is less than the $45 billion provided to Bank of America, the bank will now start looking at ways of repaying the $11 billion difference over time to the government.
Labels: Bank of America, stress test
Labels: Bank of America, bernanke, crisi economica, crisi finanziaria, Fed, Ken Lewis, nazionalizzazione, stress test
Labels: Allan Meltzer, crisi economica, crisi finanziaria, deflazione, inflazione, paul krugman
The Federal Reserve and Treasury Department plan to release results of their tests assessing the health of the country's 19 largest banks on Thursday, later than had been previously planned. Regulators are expected to disclose potential loss estimates for each individual bank, a government official said.
In addition, the results will be tallied across the banks to give the public a better picture of the health of the banking industry. U.S. officials will disclose the loss estimates for certain loan categories and the banks' ability "to absorb those losses" under more-adverse economic scenarios.
The results were pushed back several days as federal regulators and the banks have continued to debate the results. Several banks, including Bank of America Corp. and Citigroup Inc., have challenged the government's findings.
Labels: Bank of America, Citigroup, crisi finanziaria, obama, stress test
Labels: assemblea mps, monte paschi siena