Saturday, May 28, 2005

Paese che vai, banchieri che trovi

Un banchiere di Manhattan ha cercato di aggredire una donna che stava facendo il jogging in un parco del New Jersey. Ma a John Dee Kelly, che era completamente nudo ad eccezione di un profilattico già inserito, è andata male. La donna, 30 anni, era una poliziotta in tuta e maglietta. La detective ha estratto uno spray al peperoncino ed un telefonino chiamando il pronto intervento. Poi ha inseguito l'uomo facendolo arrestare.

E in Italia? In Italia abbiamo arbitri, banchieri e amici dei banchieri che non fanno queste porcherie perché, come dice Grillo (non Beppe bensì il ventriloquo di Fazio) e come tutto il mondo sa, loro si muovono nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti. Loro non girano nudi per i parchi, tuttalpiù frequentano patti e contropatti e non usano preservativi. Sarà mica per questo che in Italia non vengono mai arrestati?

Friday, May 27, 2005

Dimmi l'ultima

L'ultima di Berlusconi
In Italia si respira un'atmosfera di "benessere e di gioia"
Appropriato il commento di Pecoraro Scanio: "Forse Berlusconi scambia l'Italia per il carnevale di Rio"

L'ultima di Grillo (non Beppe bensì il ventriloquo di Fazio)
"Non si può censurare con argomentazioni capziose i comportamenti di chi, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, mette in campo azioni per contrastare simili Opa (quella di Abn Amro) - in una logica vera di mercato - come nel caso di Banca Popolare Lodi-Antonveneta."

Wednesday, May 25, 2005

Antonveneta-Bipielle come Parmalat?

In principio fu l'intervento delle Procure, poi l'acquisizione dei primi documenti e i primi avvisi di garanzia, ora le perquisizioni, i sequestri di documenti, i conti in Svizzera e le isole Cayman: il film sembra già visto e rivisto, l'ennesimo sequel di "Non aprite quella porta". Alla luce del quadro che si va delineando non mi meraviglierei se spuntasse fuori qualche "ulteriore" ipotesi di reato e provvedimento da parte del Tribunale di Milano. Secondo la "Lettera Finanziaria" di Giuseppe Turani, Fiorani & soci avrebbero comprato i titoli della banca padovana tra dicembre e gennaio attraverso una cinquantina, o forse più, di conti bancari dislocati in Svizzera, Austria e Turchia. Di questi per ora solo alcuni sono stati individuati dalla Procura di Milano, che lo scorso 17 maggio ha iscritto 23 persone nel registro degli indagati, tra cui lo stesso Fiorani e il finanziere bresciano Emilio Gnutti, con le ipotesi di reato di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza da parte delle autorità di mercato. Dietro questa ragnatela di finanziamenti, partecipazioni e conti all'estero, ci sarebbe la Bpl Suisse, la controllata svizzera di Bpl su cui la procura sta indagando. E che risulterebbe essere anche il principale azionista della stessa Popolare di Lodi. Questo è quanto trapela, secondo quella testata giornalistica, dagli ambienti giudiziari milanesi. Se l'evoluzione di questa vicenda dovesse prendere, come pare, questa direzione, credo dovremmo essere tutti molto preoccupati, non solo i dipendenti dei gruppi Antonveneta e Bipielle in primo luogo, ma anche il governo e le forze politiche che nell'arco di qualche giorno o settimana si troveranno, dopo tanto silenzio-assenso, a interrogarsi per l'ennesima volta di come sia potuto accadere, e a discutere dei poteri del governatore, di tutela del mercato, del risparmio e dei piccoli azionisti. Che almeno ci risparmino questo abominevole spettacolo e rimangano nel loro attuale assordante silenzio.

Tuesday, May 24, 2005

Matematico

Stefano Ricucci non è un "prestanome", bensì "il re della matematica", un "uomo che, da quando aveva 14 anni, fatica sodo, si alza alle 7 e tiene perennemente il cellulare acceso". A descrivere così l'immobiliarista romano, è la sua promessa sposa, Anna Falchi, che in un'intervista a Gente in edicola il 25 maggio racconta: «A volte provo a fargli fare a mente calcoli complicatissimi e non sbaglia mai. Gli ho regalato un libro, 'Il genio dei numeri', con una dedica stringata: 'A Stefano, che sapeva tutto fin dall'inizio'».
Ora sappiamo dunque il segreto di come farsi dare in prestito fiumi di euro e scalare Antonveneta, BNL, Rcs, Mediobanca, Generali. Basta cominciare a contare da zero e conoscere bene la matematica. Il mio maestro me lo diceva sempre: impara le tabelline e farai strada nella vita. Io purtroppo non ho fatto strada nemmeno come prestanome. Che sia colpa del cellulare perennemente spento?

Monday, May 23, 2005

Grandi magazzini

A Lodi hanno una strana concezione del Diritto e reagiscono come quella signora beccata al supermercato con la sua piccola refurtiva di cosmetici e altri oggetti di scarso valore che si dichiara non perseguibile in quanto munita di certificato medico che attesta la sua cleptomania. Secondo Lodi il "lancio" dell'Opa obbligatoria (tra l'altro ancora non approvata dalla Consob) e la costituzione di un patto mettendo insieme proprio i pacchetti azionari rastrellati in violazione, secondo la magistratura, di una sfilza di articoli del codice penale sanerebbero la situazione sanzionata dalla Consob. Per fortuna, anche se siamo in Italia, alle ASL non è ancora riconosciuta giurisdizione penale e civile, come sanno bene anche all'estero.

Niente ferie

La Fabi ha la "sensazione" di un vuoto di potere al vertice di Banca Antonveneta: chiede pertanto un incontro urgente al Presidente(?) e al Direttore Generale al fine di ricevere garanzie in merito alla gestione operativa dell'Azienda. Così rinvio le ferie e aspetto che il "vertice" dia assicurazioni alla Fabi che tutto va bene. Dopo di che potremo andare tranquillamente al mare. Magari a Rimini.

Sunday, May 22, 2005

Ali spezzate

Più che le tesi di Abn Amro il giudice Amenduni sembra aver accolto quelle della Consob e, udite udite, di Bankitalia. Amenduni sottolinea come alla ricostruzione «effettuata dalla delibera Consob aderisce la stessa Banca d’Italia». E cita al proposito la lettera indirizzata dal governatore Antonio Fazio ai vertici di Abn Amro, in cui Bankitalia fa proprie le considerazioni di Consob.
Come sempre sagace invece la lettura che ne dà il proprietario di Alpi Eagles, nonché neo annullato consigliere di Antonveneta, Paolo Sinigaglia.
"Ritengo -afferma- di essere stato eletto legittimamente. Il giudice ha accolto tutte le deduzioni di Abn Amro. Ma io penso di essere sufficientemente indipendente. Non so come il giudice potrà dimostrare chi mi ha votato. Comunque, aggiunge, a me sembra che Abn ha poco rispetto degli azionisti e delle regole di mercato. La banca olandese opera un po' 'fuori dal seminato' ". E con questo posso anche andarmene in vacanza. State tranquilli, non userò un volo Alpi Eagles. Volare docet.

Saturday, May 14, 2005

Agit-prop

C'è poco da dire. Parlano le cronache, gli atti della magistratura e la Consob. E quello che viene fuori è solo la punta dell'iceberg. Scrive Panerai su Milano Finanza: "I metodi usati erano oltre le regole e la legge, tra finanziamenti quasi a tasso zero per acquirenti di titoli della banca padovana; uso di fiduciarie e di fondi esteri per schermare la realtà; plusvalenze regalate ad amici e parenti; finanziamenti a società in stato prefallimentare come quelli a una linea aerea veneta per convincere il responsabile, azionista dell'Antonveneta, a diventare agit-prop della Lodi; il ricorso a trucchi di bilancio per non evidenziare la mancanza di capitale di vigilanza (quello richiesto da Bankitalia per poter effettuare acquisti) con il gioco delle put fuori dalla contabilità (come le obbligazioni Fingruppo parcheggiate nel fondo Victoria & Eagle o come i 430 milioni di euro in azioni della tedesca Kamps nascosti in una fondazione olandese)".
Nel panorama della stampa italiana, e di quella specializzata in particolare, è rimasta solo una testata a difendere l'indifendibile. "Abn messa all’angolo spara le ultime cartucce", "Una battaglia ormai disperata", "la furia di Abn Amro", "Groenink si è reso conto della fallimentare strategia fin qui seguita", "Groenink sta trascinando il suo istituto in situazioni imbarazzanti perché sa che con Antonveneta perderebbe anche la propria poltrona", "ieri, si è preso la premura di «sconsigliare» diversi istituti europei dal concedere i finanziamenti a Bpl". Ci mancava solo che leggessimo che i finanziatori esteri tireranno fuori gratis i soldi. Ma vedrete, il nostro eroe convincerà qualcuno anche di questo.
C'è chi vede i pali e chi si inventa pagliuzze ma chi vivrà vedrà.
Per la morale lascio la parola a un maestro: Fedro.

Rana rupta et bos

Inops, potentem dum vult imitari perit.

In prato quondam rana conspexit bovem,
et tacta invidia tantae magnitudinis
rugosam inflavit pellem. Tum natos suos
interrogavit an bove esset latior.
Illi negarunt. Rursus intendit cutem
maiore nisu, et simili quaesivit modo,
quis maior esset. Illi dixerunt «bovem».
Novissime indignata, dum vult validius
inflare sese, rupto iacuit corpore.


traduzione:

La rana scoppiata e il bove

Imitando il potente, muore il povero

E la rana in un prato scoprì il bove.
Invidia di grandezza la toccò,
rigonfiò la sua pelle, tutta rughe.
Poi chiese ai figli s'era lei più larga
del bove: le risposero no.
La pelle ancora con pena stirò,
e s'informò dai figli come prima
chi era più grande, e ridissero: il bove.
Fu l'ultimo suo sdegno. Fu uno sforzo
di volontà: si ruppe e così giacque.

Saturday, May 07, 2005

Aquile e Caimani

Mario Gerevini sul Corriere della Sera collega la vicenda dei conti correnti finanziati dalla BPL per l'acquisto di azioni Antonveneta con il misterioso Victoria & Eagle Strategic Fund, un fondo di investimento con sede, ovviamente, alle isole Cayman, che in quest'ultimo mese è diventato il primo socio della Banca Popolare di Lodi (Bipielle) con oltre il 4%. L'inchiesta di Gerevini ipotizza che il suddetto Fondo abbia accresciuto la sua partecipazione non solo in Borsa ma anche attraverso un «giro» svizzero perché è stata liquidata la fiduciaria Pecufina, controllata dalla Bipielle Bank Suisse di Lugano, e il suo 2% di Lodi potrebbe essere confluito in Victoria & Eagle. In passato quote del fondo off-shore erano state sottoscritte dalla Fondazione Cassa di Bolzano al termine di una vorticosa operazione con la Lodi che rilevava il 20% della Cassa. I fratelli Luca e Antonio Bassani Antivari, che sei anni fa vendettero alla Lodi la loro banca svizzera Adamas (ribattezzata poi Bipielle Bank Suisse), hanno una holding che si chiama Victoria & Eagle, e a Lugano c’è una Victoria & Eagle Asset Management. «E’ quello il gruppo di riferimento? - si chiede Gerevini - Per ora questo fondo delle Cayman - conclude - sembra una specie di scantinato dove si parcheggiano, transitano e si prelevano titoli Bipielle fuori dagli occhi indiscreti del mercato». La morale della favola? La lascio a Cardia e al giudice Fusco. Io mi limito ad osservare che c'è un gran via vai di Aquile sulle Alpi.

Thursday, May 05, 2005

Sturmtruppen 2

Il neo-consigliere di Antonveneta Paolo Sinigaglia in un'intervista a Sky TG24 tende la mano ad Abn Amro dicendo che "finita questa contrapposizione di idee che c'è oggi" è arrivato il momento di collaborare e ribadisce il concetto già espresso qualche intervista fa che "questo non è un territorio che è buono solo per i mutui, questo è un territorio che prevede la lungimiranza della banca, mica perché i soldi debbano essere buttati via. Devono essere amministrati oculatamente". Così scopriamo che, tra ricorsi, tribunali, inchieste giudiziarie per aggiotaggio e insider trading, pacchetti fai-da-te-che-fai-per-me tuttocompreso, oggi è in atto solo una "contrapposizione di idee" con Abn Amro. Comprendo anche qual è stata l'idea perversa che fa di Abn Amro una Banca non lungimirante: aver pensato di risanare Antonveneta sottoponendo - scusate se uso un linguaggio tecnico - ad un'attenta analisi e riclassificazione tutto l'attivo a rischio della Banca, tra cui anche l'esposizione degli amministratori e delle società da questi controllate. Ci voleva invece un'amministrazione più oculata, alla lodigiana, per dirla con una ricetta d'alta cucina svizzera.

Monday, May 02, 2005

Sturmtruppen

La Cina è vicina
«Sono azionista dell'Antonveneta ancora prima della fusione degli anni '90 tra le due Popolari padovane. E con la Lodi e la sua controllata Efibanca (che secondo il piano dei lombardi dovrebbe essere fusa con Interbanca, n.d.r.) abbiamo un progetto in Cina». Così parlò Zeno Soave, fresco membro del cda di Antonveneta e imprenditore vicentino della Socotherm, società che fa rivestimenti per condotte petrolifere.

Aquila delle Alpi
«Ce l'abbiamo fatta, il Veneto è salvo» dice Paolo Sinigaglia, neo consigliere di Antonveneta, presidente Alpi Eagles e (uscente) di Veneto Sviluppo, più imprenditore delle calzature. Così dopo Alpi Eagles anche il Veneto è salvo.

Aborigeni
«Il magistrato fa benissimo ad accertare come stanno le cose, siamo un Paese democratico, ma credo che chi ha lanciato queste “idee”, mi riferisco agli olandesi di Abn, voglia introdurre nel codice il reato di “simpatia”». Commenta così Paolo Sinigaglia l’avvio dell’inchiesta della Procura di Milano sulla scalata alla banca padovana. «Mi hanno però insegnato - prosegue Sinigaglia, precisando di riferirsi all’azionista Abn - che a volte accuse come queste si rivelano un boomerang».