Teatrini
Quasi tutti i comunicati stampa della Fabi Nazionale ricordano, costantemente, di essere "il sindacato più rappresentativo dei bancari".
Dimostra di non essere immune da questa ossessione neppure la SAS Fabi di Torino di Banca Antonveneta la quale, in un suo comunicato, da una parte se la prende con il "teatrino" della rivendicazione circa "la centralità del 1° tavolo" e dall'altra non riesce a resistere dal non autocelebrarsi come "il Sindacato maggiormente rappresentativo della BAPV".
Certamente a queste affermazioni della Fabi non fa difetto una buona dose di incoerenza ma il vero problema da sottolineare è che, come scriveva un nostro editorialista, «non sempre il più rappresentativo è il più forte; è l'unione che fa la forza dei numeri e delle idee».
Evidentemente se si chiama 1° tavolo una ragione ci sarà e non è certo colpa dei sindacati che vi siedono se la Fabi è costretta a dare le sue "rappresentazioni" nel teatrino che si merita.
Dimostra di non essere immune da questa ossessione neppure la SAS Fabi di Torino di Banca Antonveneta la quale, in un suo comunicato, da una parte se la prende con il "teatrino" della rivendicazione circa "la centralità del 1° tavolo" e dall'altra non riesce a resistere dal non autocelebrarsi come "il Sindacato maggiormente rappresentativo della BAPV".
Certamente a queste affermazioni della Fabi non fa difetto una buona dose di incoerenza ma il vero problema da sottolineare è che, come scriveva un nostro editorialista, «non sempre il più rappresentativo è il più forte; è l'unione che fa la forza dei numeri e delle idee».
Evidentemente se si chiama 1° tavolo una ragione ci sarà e non è certo colpa dei sindacati che vi siedono se la Fabi è costretta a dare le sue "rappresentazioni" nel teatrino che si merita.