'A da passà 'a nuttata
L'unica cosa interessante che abbiamo appreso dalla riunione del Cicr del 26 agosto è che la stampa estera in questi ultimi mesi ha dedicato a Fazio e Banca d'Italia, per il nostro governo più sacri del soglio di Pietro, ben 167 articoli di critica e censura. Per il resto la cerimonia si è svolta secondo la liturgia di prassi. Il governatore ha letto le sue 25 paginette oscene ignorando o non rispondendo a uno solo degli interrogativi e dei capi d'accusa che tutti gli italiani gli rivolgono e che questa classe politica, per inettitudine e complicità a secondo dei casi, a sua volta ha ignorato. Anzi qualcuno gli ha anche fatto degli assist, domande pilotate e scontate, ma l'effetto è stato quello di rievocare quella gustosa scenetta, se non ricordo male, del povero vigile Urbano Celletti alle prese con la commissione d'esame. L'imbarazzo cresce con le interviste del dopo-partita, si fa per dire, con Maroni pronto a dichiarare che dopo la perfetta ricostruzione del governatore la Banca Centrale e l'Italia hanno riguadagnato d'incanto tutta la loro credibilità ed autorevolezza sui mercati per cui non è più necessario fare nulla. Il pavido ministro dell'economia, che è perfettamente conscio della gravità della situazione, è riuscito solo ad ottenere che fosse resa pubblica la relazione di Fazio, in modo che, il giorno dopo, la stampa nazionale e internazionale e tutti gli opinionisti-editorialisti-economisti del mondo la facessero a pezzi, come è puntualmente avvenuto, andando ad arricchire il suo dossier. A quanti articoli dovremo arrivare, 200, 300, 400, perchè chi deve prendere dei provvedimenti seri lo faccia? Beh, se non altro, speriamo che gli articoli dei vari Onado, Bragantini, Panerai, Penati e Giavazzi, solo per fare qualche nome degli autorevoli commentatori, gli forniscano dei validi spunti per la sua relazione del prossimo consiglio dei ministri. Fatica inutile finchè avrà le mani legate. Quelle 100 intercettazioni telefoniche secretate pesano come un macigno su tutta la vicenda. Qualcuno è invischiato fino al collo coi furbetti der quartiere e ha una fifa matta di perdere le prossime elezioni. Viviamo in un Paese da incubo e che mostri hanno in mano il nostro destino!
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