Bagliori di speranza nel libro beige della Fed
A quanto pare la Federal Reserve non si schiera, almeno non del tutto, dalla parte della sempre più numerosa pattuglia degli inguaribili e interessati ottimisti (secondo i quali è stato raggiunto il fondo della crisi ed è iniziata la ripresa) ma, ligia ai suoi compiti istituzionali, professa prudenza, insomma, come si dice, mette le mani avanti.
In un report, che più appropriatamente negli Stati Uniti chiamano "libro beige" invece di "bianco", la Federal Reserve infatti nota che, sebbene in alcune regioni i venti della recessione sembrino attenuati, nei mesi di aprile e maggio l'economia americana ha continuato a "deteriorarsi ulteriormente". I consumi rimangono deboli e quelli che comprano, guarda un pò, evitano articoli di marca e beni di lusso. Il mercato del lavoro resta debole e la stretta creditizia non si allenta.
Naturalmente, tra i compiti istituzionali della Fed c'è anche quello di infondere fiducia, ed allora una piccola dose di ottimismo non guasta nel desolante panorama della recessione.
Un bagliore di speranza! Il ricorso a contratti a tempo determinato precede spesso un miglioramento nel mercato del lavoro! O non è piuttosto che le aziende ricorrono a lavoratori precari per ricostituire provvisoriamente le scorte di magazzino e siamo quindi di fronte solo a un fenomeno congiunturale e purtroppo temporaneo?
Sebbene molti investitori abbiano iniziato a preoccuparsi di un ritorno dell'inflazione, i prezzi di tutta la filiera produttiva sono fermi o in diminuzione. Qual'è dunque la buona notizia, l'inflazione annunciata, o la conferma che siamo in piena recessione?
Altri bagliori! Secondo la Fed le aspettative migliorano, anche se non si vedono sostanziali miglioramenti nelle attività economiche almeno per quest'anno. Insomma il bicchiere non è più nemmeno mezzo pieno ma grazie al cielo, per la Fed, il fondo è ancora bagnato da gocce di speranza.
In un report, che più appropriatamente negli Stati Uniti chiamano "libro beige" invece di "bianco", la Federal Reserve infatti nota che, sebbene in alcune regioni i venti della recessione sembrino attenuati, nei mesi di aprile e maggio l'economia americana ha continuato a "deteriorarsi ulteriormente". I consumi rimangono deboli e quelli che comprano, guarda un pò, evitano articoli di marca e beni di lusso. Il mercato del lavoro resta debole e la stretta creditizia non si allenta.
Naturalmente, tra i compiti istituzionali della Fed c'è anche quello di infondere fiducia, ed allora una piccola dose di ottimismo non guasta nel desolante panorama della recessione.
An increase in the hiring of temporary workers typically precedes improvement in the overall labor market.
Un bagliore di speranza! Il ricorso a contratti a tempo determinato precede spesso un miglioramento nel mercato del lavoro! O non è piuttosto che le aziende ricorrono a lavoratori precari per ricostituire provvisoriamente le scorte di magazzino e siamo quindi di fronte solo a un fenomeno congiunturale e purtroppo temporaneo?
Although many investors have begun worrying that, as the economy recovers, inflation could make a comeback, the report noted that with few exceptions, "prices at all stages of production were generally flat or falling." At the retail level, pricing was "very soft." And wages were generally "flat or falling."
Sebbene molti investitori abbiano iniziato a preoccuparsi di un ritorno dell'inflazione, i prezzi di tutta la filiera produttiva sono fermi o in diminuzione. Qual'è dunque la buona notizia, l'inflazione annunciata, o la conferma che siamo in piena recessione?
"Contacts from several Districts said that their expectations have improved, though they do not see a substantial increase in economic activity through the year."
Altri bagliori! Secondo la Fed le aspettative migliorano, anche se non si vedono sostanziali miglioramenti nelle attività economiche almeno per quest'anno. Insomma il bicchiere non è più nemmeno mezzo pieno ma grazie al cielo, per la Fed, il fondo è ancora bagnato da gocce di speranza.
Labels: crisi economica, crisi finanziaria, Fed
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