Ritornano i tank di latta
«Non possiamo permettere che una banca popolare padana non resti nelle mani dei padani». Così Maroni mentre negli hangar rombano i motori dei famosi carrarmati leghisti pronti a sferragliare per le strade di Padova e a mettere sotto tiro piazzetta Turati. Un problema di inquinamento in più per la giunta Zanonato. A Bruxelles la Kroes e McCreevy tremano e fanno scongiuri partenopei mentre ad Amsterdam la pelata di Bobo inquieta i sonni di Groenink. Ma intanto scopriamo che Antonveneta è diventata una banca orgogliosamente padana (o forse il ministro si riferiva alla popolare di Lodi?) e che, più prosaicamente, il salvataggio della cassaforte leghista Credieuronord, affossata dai debiti, incassa la prima rata in pagamento. Che succederà ora? Vedremo Fiorani alla testa della colonna corazzata, come Rommel nel deserto, al grido di "mamma li turchi"? Suggestivo ma improbabile. Piuttosto io mi toccherei li dove non batte mai il sole. Sappiamo quello che è capitato a Tremonti. A Lodi purtroppo di iella non sono esperti come all'ombra del Vesuvio e di sicuro non hanno preso le dovute precauzioni. Prevedo la nemesi. Come per quei pellegrini che si imbarcarono per andare alla conquista del santo sepolcro e furono buttati in mare appena usciti dal porto, quando scoprirono che non avevano gli scudi per pagarsi il viaggio. E chissà che a raccogliere i naufraghi non sia proprio una nave con bandiera olandese.
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