Tuesday, December 22, 2009

Numeri al lotto

A Napoli si giocherebbero sicuramente il terno: 35- 28 -22. Sulla nuova ruota di Washington, D.C.. Siamo infatti alla terza revisione, al ribasso, del PIL statunitense nel terzo trimestre 2009.

Ricordate quando a fine Ottobre venne annunciato dal governo il PIL in crescita del 3,5%, notizia salutata come il segnale della ripresa economica e con il rumore dei tappi di champagne che saltavano a Wall Street? Bene, dopo qualche giorno arrivava la prima correzione, allegramente ignorata dal mercato. Scusate, ci siamo sbagliati, la crescita è del 2,8%. Ma chi se ne importa? Nemmeno se vuol dire che a questo tasso di crescita ci vorranno altri 10 anni per tornare ai livelli pre-crisi, con tutto quel che ne consegue per l'occupazione.

Ma non è finita qui. Perchè oggi siamo alla terza e forse nemmeno ultima revisione del dato, anche questa caduta nell'indifferenza generale dei mercati. OK, abbiamo scherzato, il PIL è cresciuto solo del 2,2%, giusto pari all'apporto dello stimolo governativo. Altro che il peggio è passato. La ripresa è debolissima, in coma farmacologico. E i farmaci, gli stimoli del governo, stanno esaurendo il loro effetto. Una ricaduta sarebbe pericolosissima, anche perchè è poco credibile che Obama osi chiedere al Congresso altri stanziamenti per un nuovo piano di stimoli.

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