Pirati di Wall Street
Un'altra follia di questi giorni, che d'ora in poi chiameremo normalità, è quella che ci racconta oggi, quasi giustificandola, il Wall Street Journal: il famigerato duo Bernanke-Paulson fece pressione sul Presidente e CEO di Bank of America, Ken Lewis, perchè non rivelasse le crescenti perdite riscontrate nel corso dell'operazione di acquisizione della Merrill Lynch.
In circostanze normali le banche dovrebbero avvertire i propri azionisti di ogni aspetto finanziariamente rilevante. Ma questi non sono tempi normali, chiosa la Bibbia di Wall Street. Infatti, come vediamo ogni giorno che Dio ci manda, tutto è permesso a questa specie di Spectra internazionale, tant'è che i banchieri gangster, il loro ministro ombra Geithner, la Fed e tutto il loro esercito di funzionari, biografi e opinionisti più o meno embedded hanno trasformato Wall Street nell'isola della Tortuga e il mercato finanziario nel dominio incontrastato dei Fratelli della Costa.
Lascio a voi assegnare le parti del simpatico Jack Sparrow, del cattivissimo Capitan Barbossa e dell'orribile Kraken. C'è l'imbarazzo della scelta, ma non per chi interpreta il ruolo di giustiziere implacabile: il procuratore generale di New York, Andrew Cuomo, il quale ha avuto il coraggio di affrontare questa feccia, continuando a disegnare imperterrito un quadro sempre più dettagliato e sorprendente delle vicende finanziarie di questi ultimi mesi.
Rendere note le perdite di Merril Lynch, che nel quarto trimestre ne totalizzò 15,84 miliardi, avrebbe potuto dare agli azionisti di BofA l'opportunità di bloccare l'operazione e provocare il fallimento di Merrill.
"Non è qualcosa che ogni azionista avrebbe voluto sapere?" è stato chiesto a Lewis da un funzionario della Procura. "Non potei" ha risposto il banchiere, affermando che furono Bernanke e Paulson a dirgli che non dovevano esserci fughe di notizie e che l'operazione doveva essere conclusa ad ogni costo, altrimenti ci sarebbe stato "un grande rischio per il sistema finanziario".
L'investigatore lo incalza: "Non fu Paulson, con precise istruzioni, a volere in realtà che gli azionisti di BofA si facessero carico di buona parte delle perdite accumulate da Merrill?" La risposta di Lewis è un capolavoro: "Nel breve termine sì" ma aggiunge di ritenere che l'idea di Paulson fosse quella di prevenire un disastro nel sistema finanziario americano.
Sempre pronti a scomodare patria e bandiera, questi banchieri, quando si tratta di salvare il loro putrefatto sistema di potere, ovviamente a spese dei cittadini, siano essi risparmiatori, azionisti o semplici contribuenti. O furbetti del quartierino o pirati di Wall Street ad ogni latitudine parlano sempre la stessa lingua e battono sempre la stessa bandiera.
In circostanze normali le banche dovrebbero avvertire i propri azionisti di ogni aspetto finanziariamente rilevante. Ma questi non sono tempi normali, chiosa la Bibbia di Wall Street. Infatti, come vediamo ogni giorno che Dio ci manda, tutto è permesso a questa specie di Spectra internazionale, tant'è che i banchieri gangster, il loro ministro ombra Geithner, la Fed e tutto il loro esercito di funzionari, biografi e opinionisti più o meno embedded hanno trasformato Wall Street nell'isola della Tortuga e il mercato finanziario nel dominio incontrastato dei Fratelli della Costa.
Lascio a voi assegnare le parti del simpatico Jack Sparrow, del cattivissimo Capitan Barbossa e dell'orribile Kraken. C'è l'imbarazzo della scelta, ma non per chi interpreta il ruolo di giustiziere implacabile: il procuratore generale di New York, Andrew Cuomo, il quale ha avuto il coraggio di affrontare questa feccia, continuando a disegnare imperterrito un quadro sempre più dettagliato e sorprendente delle vicende finanziarie di questi ultimi mesi.
Rendere note le perdite di Merril Lynch, che nel quarto trimestre ne totalizzò 15,84 miliardi, avrebbe potuto dare agli azionisti di BofA l'opportunità di bloccare l'operazione e provocare il fallimento di Merrill.
"Non è qualcosa che ogni azionista avrebbe voluto sapere?" è stato chiesto a Lewis da un funzionario della Procura. "Non potei" ha risposto il banchiere, affermando che furono Bernanke e Paulson a dirgli che non dovevano esserci fughe di notizie e che l'operazione doveva essere conclusa ad ogni costo, altrimenti ci sarebbe stato "un grande rischio per il sistema finanziario".
L'investigatore lo incalza: "Non fu Paulson, con precise istruzioni, a volere in realtà che gli azionisti di BofA si facessero carico di buona parte delle perdite accumulate da Merrill?" La risposta di Lewis è un capolavoro: "Nel breve termine sì" ma aggiunge di ritenere che l'idea di Paulson fosse quella di prevenire un disastro nel sistema finanziario americano.
Sempre pronti a scomodare patria e bandiera, questi banchieri, quando si tratta di salvare il loro putrefatto sistema di potere, ovviamente a spese dei cittadini, siano essi risparmiatori, azionisti o semplici contribuenti. O furbetti del quartierino o pirati di Wall Street ad ogni latitudine parlano sempre la stessa lingua e battono sempre la stessa bandiera.
Labels: Bank of America, bernanke, crisi finanziaria, Cuomo, Ken Lewis, Merrill Lynch, Paulson
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