Saturday, June 20, 2009

Le semestrali geleranno i germogli verdi

E' raro vedere un presidente di una importante società quotata in borsa non accodarsi a chi per necessità professionale o ruolo istituzionale deve farci credere che il peggio è alle nostre spalle e l'economia è tutto uno scintillio di segnali positivi. Supera onestamente il proprio conflitto d'interessi il Vice Presidente della General Electric, John Rice, che in queste dichiarazioni rilasciate a Bloomberg afferma di non far parte del gruppo che vede germogli verdi e soprattutto di non averli ancora visti negli ordinativi. Forse a livello macro esisteranno statistiche che suggeriscono l'inizio di una ripresa dell'economia ma Rice non la vede ancora e consiglia di prepararsi ad altri 12 o 18 mesi di lacrime e sangue.

È un pò il concetto ripreso dal nostro economista Mario Deaglio che, in questa intervista a Sussidiario.it, a proposito dell'impennata dei mercati, afferma che essa è stata totalmente dovuta ai salvataggi delle banche ma che adesso tutti hanno paura dei bilanci semestrali che usciranno.

I segnali che arrivano dalle imprese, in Italia e all’estero, non sono buoni e quindi c’è l’impressione che la crisi possa estendersi anziché ridursi. La maggioranza dei commentatori ha creduto che con marzo la caduta produttiva fosse finita e ha sopravvalutato i germogli della ripresa. In realtà nelle ultime otto settimane il clima è cambiato e i germogli si sono gelati. Si è visto che la caduta era più forte del previsto e la ripresa più lontana. Senza dubbio sarà molto più lenta di quello che si pensava fino a due mesi fa.

La caduta forse non è più in picchiata, ma chi può affermare onestamente che è davvero terminata?

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