Mamma, li sceicchi!
Dopo le americane Citigroup - tecnicamente fallita - e Bank of America è la volta di Royal Bank of Scotland, già nazionalizzata da Gordon Brown, ad annunciare consistenti perdite nel quarto e ultimo trimestre del 2008, ben 11,8 miliardi di dollari per la precisione, aggiungendo che "permangono significative incognite" sulle proprie attività. E' prevedibile dunque un ulteriore intervento statale mentre il pacchetto di azioni privilegiate già in mano del governo di Sua Maestà verrà trasformato in azioni ordinarie.
Non sembra passarsela molto meglio Barclays che Venerdì scorso ha perso in una sola seduta di borsa il 25% del suo valore. A questo punto c'è da tirare un sospiro di sollievo se è ancora possibile addebitare questi disastrosi sviluppi alla crisi finanziaria e non alla poco conosciuta "maledizione della BNA", risollevando l'animo degli ormai ultimi superstiti dello scomparso istituto di via Salaria che non vogliono ancora arrendersi alla superstizione e alle fattucchiere.
Per chi non lo sapesse, mal gliene incolse a tutti coloro che abbiano avuto a che fare, a qualche titolo, con la ex Banca Nazionale dell'Agricoltura. A cominciare dal Banco di Roma, per passare a Banca Antonveneta che l'ha assorbita e poi, per interposta entità, a Fazio, Fiorani, furbetti vari del quartierino ed infine ad olandesi, belgi, spagnoli ed inglesi. A dir la verità gli spagnoli del Santander finora sembravano esserne stati solamente sfiorati, ma non è detta l'ultima parola, visto che detengono una quota del Monte Paschi Siena.
Noi però, che non siamo superstiziosi, preferiamo vedere le cause di queste ambasce nella logica dei mercati e negli errori degli strapagati banchieri. I quali, benchè di nobile lignaggio, non si vergognano ora ad elemosinare prestiti per dare respiro al proprio gruppo bancario, e se lo Sceicco va a Kakà, perchè non andare direttamente in Arabia, come ha fatto Profumo, a bussare al dorato portone di qualche Sceicco e Fondo sovrano? E verrà presto anche il giorno in cui una vedetta, scrutando verso il mare dai bastioni di Rocca Salimbeni, lancerà il fatidico allarme: «Mamma, li sceicchi!»
Non sembra passarsela molto meglio Barclays che Venerdì scorso ha perso in una sola seduta di borsa il 25% del suo valore. A questo punto c'è da tirare un sospiro di sollievo se è ancora possibile addebitare questi disastrosi sviluppi alla crisi finanziaria e non alla poco conosciuta "maledizione della BNA", risollevando l'animo degli ormai ultimi superstiti dello scomparso istituto di via Salaria che non vogliono ancora arrendersi alla superstizione e alle fattucchiere.
Per chi non lo sapesse, mal gliene incolse a tutti coloro che abbiano avuto a che fare, a qualche titolo, con la ex Banca Nazionale dell'Agricoltura. A cominciare dal Banco di Roma, per passare a Banca Antonveneta che l'ha assorbita e poi, per interposta entità, a Fazio, Fiorani, furbetti vari del quartierino ed infine ad olandesi, belgi, spagnoli ed inglesi. A dir la verità gli spagnoli del Santander finora sembravano esserne stati solamente sfiorati, ma non è detta l'ultima parola, visto che detengono una quota del Monte Paschi Siena.
Noi però, che non siamo superstiziosi, preferiamo vedere le cause di queste ambasce nella logica dei mercati e negli errori degli strapagati banchieri. I quali, benchè di nobile lignaggio, non si vergognano ora ad elemosinare prestiti per dare respiro al proprio gruppo bancario, e se lo Sceicco va a Kakà, perchè non andare direttamente in Arabia, come ha fatto Profumo, a bussare al dorato portone di qualche Sceicco e Fondo sovrano? E verrà presto anche il giorno in cui una vedetta, scrutando verso il mare dai bastioni di Rocca Salimbeni, lancerà il fatidico allarme: «Mamma, li sceicchi!»
Labels: antonveneta, barclays, crisi finanziaria, fondi sovrani, monte paschi siena, profumo, rbs
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