Vento dell'Est
Un ciclone si sta per abbattere sull'Europa e sul - tanto sbandierato come solido - sistema bancario italiano. A lanciare l'allarme è l'agenzia di rating Moody's.
Secondo l'agenzia, infatti, i Paesi dell'Est europeo - nonostante la crescita in alcuni casi vertiginosa fatta registrare nei mesi scorsi - si trovano ormai in una condizione di grande difficoltà complessiva. La loro, specifica Moody's in un report, è "una crisi profonda e che non accenna a stabilizzarsi. Per questo sono inevitabili forti ripercussioni sugli interessi delle banche europee occidentali".
A destare il maggiore allarme sono i sistemi economici che presentano significativi deficit fiscali. In questo senso, le situazioni peggiori sono quelle delle repubbliche baltiche e di Ungheria, Croazia, Romania e Bulgaria (ma, aggiunge ancora Moody's, per le banche occidentali non è così sicuro investire neanche in Ucraina, Kazakistan e Russia).
L'84% delle banche dell'Europa dell'Est sono di proprietà di istituti italiani, francesi, belgi, tedeschi, svedesi e austriaci. Le esposizioni più pesanti sono quelle dell'Austria, dell'Italia e della Svezia.
Tra le banche più a rischio Unicredit. Ma lo scenario che si prefigura è apocalittico:
Secondo l'agenzia, infatti, i Paesi dell'Est europeo - nonostante la crescita in alcuni casi vertiginosa fatta registrare nei mesi scorsi - si trovano ormai in una condizione di grande difficoltà complessiva. La loro, specifica Moody's in un report, è "una crisi profonda e che non accenna a stabilizzarsi. Per questo sono inevitabili forti ripercussioni sugli interessi delle banche europee occidentali".
A destare il maggiore allarme sono i sistemi economici che presentano significativi deficit fiscali. In questo senso, le situazioni peggiori sono quelle delle repubbliche baltiche e di Ungheria, Croazia, Romania e Bulgaria (ma, aggiunge ancora Moody's, per le banche occidentali non è così sicuro investire neanche in Ucraina, Kazakistan e Russia).
L'84% delle banche dell'Europa dell'Est sono di proprietà di istituti italiani, francesi, belgi, tedeschi, svedesi e austriaci. Le esposizioni più pesanti sono quelle dell'Austria, dell'Italia e della Svezia.
Tra le banche più a rischio Unicredit. Ma lo scenario che si prefigura è apocalittico:
Questo misterioso atto di follia collettiva è l’equivalente per l’Europa della bolla dei mutui subprime negli USA. Tuttavia c’è una differenza cruciale: le banche europee devono pagare il conto per entrambe le bolle di debito, quelle statunitensi no.
In più l’Europa ha pure in mano ben il 74% di tutti i 5 mila miliardi di dollari di prestiti fatti nei Paesi Emergenti: le banche europee sono 5 volte più esposte rispetto a quelle statunitensi e giapponesi su questo fronte e hanno una leva finanziaria (il loro passivo totale rispetto al patrimonio netto della banca) pari al 150% delle banche statunitensi e giapponesi.
Labels: est europeo, sistema bancario italiano, UE
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