Altre tegole su don Emilio
Le ciambelle non riescono più col buco a don Emilio Botin ormai dai tempi del colpaccio di Antonveneta. Infatti dopo l'incaglio nella truffa Madoff e le contestazioni nell'Assemblea degli azionisti (vedi post), ora le disgrazie sembrano arrivare a valanga. I gonzi non cadono più nella sua rete, anzi gli si rivoltano contro e la sua barca comincia a fare acqua da tutte le parti.
Gli investitori nel suo fondo immobiliare Santander Banif Inmobiliario hanno infatti avanzato richieste di rimborso per 2,62 miliardi di euro, pari all'80% del capitale, a partire dal 13 febbraio, costringendo il buon Emilio, a corto di liquidi, a congelare i rimborsi per 2 anni, naturalmente previa richiesta all'autorità di controllo spagnola in modo da avere tempo per poter ricostituire la propria liquidità.
Il piano presentato dal Santander alla Consob spagnola prevederebbe il rimborso del 10% di ogni richiesta di riscatto e di un ulteriore 10% al realizzarsi del programma di dismissione del suo patrimonio immobiliare che, secondo la relazione del quarto trimestre 2008, è concentrato per la maggior parte a Madrid, Isole Baleari e Spagna del Nord-Ovest.
Il fondo aveva perso solo nell'ultimo trimestre del 2008, a causa della crisi immobiliare particolarmente acuta in Spagna, circa il 15% del suo valore e ora don Emilio sarà costretto anche a svendere in fretta i suoi asset in un mercato in cui i prezzi sono in rapido declino e molti gruppi immobiliari riportano in parecchi settori dell'edilizia crolli dei prezzi dell'ordine di un 30%.
Gli investitori nel suo fondo immobiliare Santander Banif Inmobiliario hanno infatti avanzato richieste di rimborso per 2,62 miliardi di euro, pari all'80% del capitale, a partire dal 13 febbraio, costringendo il buon Emilio, a corto di liquidi, a congelare i rimborsi per 2 anni, naturalmente previa richiesta all'autorità di controllo spagnola in modo da avere tempo per poter ricostituire la propria liquidità.
Il piano presentato dal Santander alla Consob spagnola prevederebbe il rimborso del 10% di ogni richiesta di riscatto e di un ulteriore 10% al realizzarsi del programma di dismissione del suo patrimonio immobiliare che, secondo la relazione del quarto trimestre 2008, è concentrato per la maggior parte a Madrid, Isole Baleari e Spagna del Nord-Ovest.
Il fondo aveva perso solo nell'ultimo trimestre del 2008, a causa della crisi immobiliare particolarmente acuta in Spagna, circa il 15% del suo valore e ora don Emilio sarà costretto anche a svendere in fretta i suoi asset in un mercato in cui i prezzi sono in rapido declino e molti gruppi immobiliari riportano in parecchi settori dell'edilizia crolli dei prezzi dell'ordine di un 30%.
Labels: emilio botin, santander
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